Se non è d’accordo con una decisione dell’ARP o del giudice civile, può fare un cosiddetto ricorso contro la decisione, che verrà in seguito esaminato da un’autorità di ricorso. Questa procedura si chiama anche procedura di ricorso. In ogni decisione è menzionato quale giudice è responsabile per il ricorso e quanto tempo si ha a disposizione per inoltrare il ricorso.
Se lei sollecita una decisione, ma l’ARP, rispettivamente il giudice civile, non agisce, può richiedere una decisione con un ricorso all’autorità di ricorso (ricorso per denegata giustizia).
Una procedura di ricorso può durare a lungo e costare tanto. Inoltre l’effetto sospensivo del ricorso può essere revocato.
le decisioni possono essere modificate se la situazione è cambiata. Le misure durano solo finché necessarie. Lei può impegnarsi personalmente affinché ci siano dei cambiamenti nella sua vita. Questa strada può essere un’alternativa valida al ricorso. Chieda consulenza per capire dove ha più chances.
Se non vuole modificare una determinata decisione dell’ARP, ma ricorrere contro il procedimento dell’ARP o contro il comportamento di un membro dell’ARP, può inoltrare un ricorso presso l’autorità di vigilanza (cosiddetto procedimento su denuncia). L’autorità di vigilanza è tenuta ad approfondire le sue deposizioni. Lei però non ha il diritto a una decisione o una motivazione. In certi casi non saprà neppure come ha reagito
l’autorità di vigilanza.
Alcuni cantoni e città dispongono di organi di mediazione o servizi generali di consulenza, a cui può rivolgersi.
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