ABC del diritto di protezione del minore e dell’ adulto

 
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ARP (Autorita regionale di protezione del minore e dell'adulto) («KESB»)

A seconda del Cantone, l’ARP è un tribunale o un'autorità paragiudiziaria. Prende decisioni indipendentemente dall'amministrazione comunale, ma è soggetta alla legislazione. Come suggerisce il nome, il suo compito nella protezione dei bambini e degli adulti è quello di trovare una soluzione insieme alle persone interessate e di scongiurare i pericoli. A tal fine, deve prendere decisioni importanti, ordinare misure e controllarle continuatamente. Un membro dell'autorità è responsabile di ogni procedura, ma la decisione viene sempre presa da un organo di tre membri. I curatori o professionisti nominati attuano infine le misure. Essi consigliano e sostengono le persone interessate nella loro vita quotidiana.

Audizione (in generale) («Anhörung»)

Le persone interessate devono potersi esprimere personalmente sulla situazione che li concerne (art. 447 CC). Durante l'audizione possono presentare il loro punto di vista, prendere posizione sugli elementi dell'istruttoria e proporre le proprie soluzioni. Da parte sua, l'autorità verifica se ha chiarito i fatti e tratto le conclusioni adeguate in funzione alla situazione specifica. Se la dichiarazione delle parti e i risultati dell’istruttoria svolta dall’autorità non coincidono e le discrepanze non trovano giustificazione, sono necessari ulteriori chiarimenti. Si tiene solitamente un verbale dell’audizione.
Si consiglia alle parti interessate di leggere attentamente i verbali prima di firmarli.
Se non si è d'accordo con i verbali d'audizione o se non ci sono verbali disponibili, si possono proporre emendamenti o presentare verbali propri. Tuttavia, non è possibile richiedere una modifica del documento ufficiale. Se l'interessato desidera presentare ulteriori modifiche scritte dopo l'audizione orale, può segnalarlo durante l'audizione.


Autorità parentale congiunta («Elterliche Sorge»)

L’autorità parentale (art. 296 e segg. CC) comprende tutti i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. I genitori condividono questi doveri. Anche se si separano, l'autorità parentale congiunta è la regola. I genitori devono anche prendere congiuntamente le decisioni relative alla cura e al mantenimento o lasciarle regolare dalle autorità. L'autorità parentale congiunta è il diritto di prendere insieme le decisioni importanti nella vita del bambino. Queste includono, ad esempio: l'istruzione, lo stile di educazione, le modalità genitoriali, così come le decisioni mediche e religiose. In casi gravi in cui il benessere di un bambino è a rischio, l’ARP o la Pretura possono revocare l'autorità parentale a un genitore. Tuttavia, il diritto di mantenere delle relazioni personali tra il genitore privato dell’autorità parentale e il figlio rimane. Anche l'obbligo di pagare i contributi alimentari non cessa. Se l'autorità parentale dei genitori viene revocata ad entrambi i genitori, al minore sarà nominato un tutore (art. 311 cpv. 2 CC).

Capacità di discernimento («Urteilsfähigkeit»)

Una persona ha la capacità di discernimento se nella vita quotidiana agisce "ragionevolmente". Secondo il Codice civile, si tratta di ogni persona che non è incapace di agire razionalmente a causa della sua età infantile, di una disabilità mentale, di una turba psichica, di ebbrezza o di uno stato consimile. La capacità di discernimento di una persona può essere permanentemente o solo temporaneamente assente. La legge non definisce l'età a partire della quale bambini sono capaci di discernimento. Dipende sempre dalle circostanze specifiche. I bambini e gli adolescenti sono considerati capaci di discernimento quando sono in grado di valutare da soli una situazione, trarre conclusioni ragionevoli e agire di conseguenza.

Collocamento presso terzi («Fremdplatzierung»)

L’ARP o la Pretura possono revocare il diritto di determinare il luogo di dimora dei genitori e collocare i figli presso genitori affilianti o in un’istituzione (art. 310 CC). Tuttavia, questo intervento è giustificato solo se l'interesse superiore del bambino è messo in pericolo nonostante l’adozione di misure meno incisive. I genitori mantengono l’autorità parentale del bambino in caso di collocamento presso terzi. Continuano a determinare la scelta professionale dei bambini e rimangono i loro rappresentanti legali. Hanno anche il diritto di mantenere delle relazioni personali, a condizione che non vi sia nulla in contrario. Inoltre, i genitori devono continuare a pagare per il mantenimento del figlio, ciò comprende pure i costi di un collocamento extra-familiare. Se per motivi finanziari essi sono in grado di farvi fronte solo parzialmente, il comune esamina un’eventuale partecipazione ai costi o il finanziamento tramite l'assistenza sociale.

Competenza («Zuständigkeiten»)

Se le persone interessate hanno bisogno di un sostegno urgente, l’ARP ordina misure a domicilio (art. 315 CC, art. 444 CC). Un comitato di tre membri dell'autorità competente prende le decisioni adeguate, le esamina e, a seconda dei casi, le revoca. L'autorità è quindi responsabile per tutto il tempo in cui, ad esempio, deve essere mantenuta una curatela. Se le persone interessate si trasferiscono, il procedimento viene trasferito alla nuova autorità competente dopo un certo periodo di tempo. In linea di principio, l’ARP è responsabile delle misure di protezione dei bambini e degli adulti. Se, ad esempio, una procedura di divorzio è già pendente, il tribunale competente deve prima essere chiamato a provvedere all'assistenza appropriata (attrazione di competenza, 315 a CC).

Conflitto d’interessi («Interessenkonflikt»)

Un rischio astratto di conflitto d’interessi può esistere prima che si verifichi una situazione concreta. Questo è il caso, ad esempio, se un parente rappresenta una persona a lui vicina in qualità di curatore privato e contemporaneamente fanno parte di una comunità di eredi. In caso di conflitto d'interessi, l’ARP può revocare i poteri del curatore privato in materia (art. 403 cpv. 2 CC). Per analogia, questo principio vale anche per il diritto della protezione dei minori (art. 306 cpv. 3 CC). Se i genitori separati non sono d'accordo in merito a cure mediche urgenti per il loro bambino l’ARP può nominare un curatore o un avvocato di rappresentanza dei bambini. Se un membro dell'autorità è imparentato con una persona interessata, esiste un conflitto di interessi ed egli deve ricusarsi.

Consultazione degli atti («Akteneinsicht»)

Qualsiasi persona coinvolta nel procedimento può consultare gli atti presso l'Autorità Regionale di Protezione (ARP). Questo diritto è valido per i bambini interessati, per i loro genitori, per il rappresentante legale incaricato del caso, ossia per tutte le persone interessate da una misura di protezione. Il diritto di consultare gli atti è regolato dalle norme concernenti la procedura in materia di protezione dei minori e degli adulti (art. 449b CC). Le persone interessate devono fare una richiesta volta a poter consultare gli atti presso l’autorità, prendere appunti o fare fotocopie degli atti a proprie spese. A seconda dei casi, sono ammesse anche fotografie scattate con uno smartphone. Tuttavia, gli incarti graffati non possono essere aperti.
Se parenti stretti o terze persone possono dimostrare di avere interessi legali in relazione ad una decisione dell'autorità, in casi eccezionali viene concesso anche a loro il diritto di ispezionare gli atti. Tuttavia, il semplice fatto di fare valere una relazione di parentela non è una giustificazione sufficiente.


Curatela («Beistandschaft»)

La persona bisognosa di una misura di protezione viene affiancata da un curatore che la sostiene in determinati ambiti della sua vita. L’ARP stabilisce in anticipo quali sono i doveri di un curatore. Si parla di "provvedimento su misura". Possibili ambiti di competenza affidati al curatore sono, ad esempio, l'alloggio, le finanze, la salute o i rapporti con le autorità. L'autorità deve inoltre specificare se il curatore si limita a consigliare, accompagnare o rappresentare l'interessato nei suoi affari.

Ci sono diversi generi di curatele:

Nel caso di un’amministrazione di sostegno (art. 393 CC), il curatore consiglia e sostiene le persone interessate. La libertà d'azione delle persone interessate rimane inalterata; esse stesse rimangono responsabili per tutti gli atti che le concernono. La curatela di sostegno non può essere ordinata contro la volontà dell'interessato.

In una curatela di rappresentanza (art. 394 CC), il curatore può concludere singoli contratti o assumere singoli incarichi per conto dell'interessato. In caso di necessità, l'autorità di protezione degli adulti può limitare l'esercizio dei diritti civili dell'interessato (art. 395 CC). In una curatela di cooperazione (art. 396 CC), l'interessato o il curatore può prendere determinate decisioni solo con il consenso dell'altra persona. Ciò significa, ad esempio, che possono firmare contratti di locazione solo congiuntamente.

L'amministrazione di sostegno e le curatele di rappresentanza e di cooperazione possono essere combinate (art. 397 CC). In questo modo si crea una misura che si adatta alle esigenze di protezione, ai bisogni e alle capacità della persona interessata. Si parla in questo caso di combinazione di curatele, per rispondere su misura ai bisogni della persona interessata.

Se queste misure non sono sufficienti a proteggere la persona interessata, può essere ordinata una curatela generale (art. 398 CC). Questa misura viene istituita se una persona ha un particolare bisogno d'aiuto a causa di una durevole incapacità di discernimento. La curatela generale comprende tutto quanto concerne la cura della persona, gli interessi patrimoniali e di rappresentanza. L'interessato è privato per legge dell'esercizio dei diritti civili conservando tuttavia i propri diritti personali, che includono la libertà di scegliere il proprio domicilio e il diritto di sposarsi. Questa misura è raramente necessaria.

Se la persona interessata ha bisogno solo di un sostegno lieve, vi sono anche alternative alla curatela. Ad esempio, i servizi di sostegno di Pro Senectute o Pro Infirmis.

Curatore («Beistandsperson»)

L’ARP nomina come curatore una persona che ritiene idonea. Si tratta di assistenti sociali qualificati che si impegnano per il benessere e la protezione delle persone interessate e che svolgono i compiti loro affidati. Oltre alla competenza professionale e a una reputazione ineccepibile, devono essere idonei per questo compito, avere esperienza di vita e disporre di tempo sufficiente. Al posto del curatore professionale, l'interessato può proporre persone private come parenti, conoscenti o persone di fiducia. Se la persona soddisfa i requisiti necessari, l'autorità deve tenerne conto e nominarla quale curatore.

Decisione («Entscheid»)

Dopo l'istruttoria e l’audizione, la Pretura o l’ARP prende una decisione. L’Autorità competente invia la decisione scritta, che può essere chiamata anche ordinanza, sentenza o decisione, all'interessato con lettera raccomandata.
Questa contiene una spiegazione dettagliata dei motivi che hanno portato alla decisione e informazioni su come, dove ed entro quale termine l'interessato può presentare ricorso contro la decisione (informazioni sui mezzi di ricorso). Se non viene presentato ricorso, la decisione diventa definitiva ed esecutiva.
Se l'interessato contesta la decisione, questa procedura di ricorso può richiedere un certo tempo. Per questo motivo, l'autorità può attuare la decisione in via cautelare (revoca dell'effetto sospensivo) fino a quando non sarà disponibile la decisione definitiva del tribunale.
In casi urgenti, l'autorità può anche decidere una misura cautelare senza aver prima sentito le parti coinvolte nel procedimento. In tale caso e in un primo momento, non vi è alcun rimedio giuridico contro questo tipo di provvedimento.


Direttive anticipate o direttive del paziente («Patientenverfügung»)

Un testamento biologico è una dichiarazione scritta. In essa ogni persona capace di discernimento può esprimere come desidera essere accudita nel caso in cui non sia più in grado di esprimere la propria volontà (art. 370 ss. CC). La persona interessata può anche nominare un privato che decida in suo nome se non è più in grado di farlo da sola. Le direttive anticipate o le direttive del paziente dovrebbero contenere anche una data e una firma ed essere conservate in un luogo accessibile.

Diritto/obbligo di avviso («Melderecht/-pflicht»)

Affinché l’autorità possa sostenere le persone bisognose di aiuto e le loro famiglie, è necessario che possa ricevere delle segnalazioni. In linea di principio, qualsiasi privato può segnalare una situazione di bisogno all’ARP. Ad esempio, un parente può fare una segnalazione di messa in pericolo se viene a conoscenza della situazione precaria di un nipote (art. 314 c cpv. 1 CC) o di un fratello (art. 443 cpv. 1 CC).
Nel caso dei professionisti, la modalità è la seguente: le persone che svolgono una funzione ufficiale o le persone che hanno contatti regolari con i bambini, tra cui gli insegnanti o il personale del doposcuola, sono soggetti all'obbligo di segnalazione. Devono informare l’ARP di chiunque abbia bisogno di aiuto. Le persone soggette al segreto professionale, ad esempio un medico o uno psicologo, hanno il diritto di segnalazione se confrontati ad un minore bisognoso. Questa situazione giuridica incoraggia i professionisti a collaborare per garantire una protezione efficace dei bambini e degli adulti.

Diritto di determinare il luogo di dimora («Aufenthaltsbestimmungsrecht»)

Se i genitori sono detentori dell’autorità parentale congiunta (art. 296 e segg. CC), decidono insieme le questioni importanti che riguardano i figli. Ciò include, ad esempio, il diritto di decidere dove i bambini devono trascorrere la maggior parte del loro tempo ed essere accuditi (art. 301a cpv. 1 CC). Se un genitore desidera trasferirsi all’interno della Svizzera, ha bisogno del consenso dell'altro genitore solo se il trasferimento ha un impatto sulla custodia e sulle relazioni personali con i figli. È il caso, ad esempio, della custodia congiunta detta anche custodia alternata, ma anche del diritto di visita. Se il genitore affidatario desidera trasferirsi all'estero, deve ottenere il consenso dell'altro genitore. In caso di mancato accordo tra i genitori, le autorità devono decidere in merito. In caso di trasferimento all'estero non autorizzato e non coordinato tra genitori, la madre o il padre possono addirittura essere perseguibili.

Revoca del diritto di determinare il luogo di dimora
Se l'interesse del bambino è in grave pericolo, l’ARP o la Pretura possono revocare ai genitori o a uno solo di loro il diritto di determinare il luogo di dimora del figlio. A seconda della situazione, possono collocare il minore temporaneamente presso l'altro genitore, in una famiglia affiliante o in un istituto idoneo (art. 310 CC).


Diritto di visita sorvegliato («Besuchsbegleitung»)

Se i genitori non trovano un accordo in merito all’esercizio delle relazioni personali dopo una separazione, l’ARP o il tribunale (in Ticino la Pretura) possono ordinare che i diritti di visita si svolgano in una modalità sorvegliata o accompagnata. È il caso, ad esempio, se i genitori sono stati violenti in passato o se la fiducia tra le due parti è così compromessa che potrebbe impedire il contatto con i bambini. La misura di accompagnamento o di sorveglianza dovrebbe essere adeguata alle esigenze del bambino e alla situazione. I professionisti accompagnano i genitori, ad esempio, quando si affidano vicendevolmente i figli. Danno loro consigli su come risolvere da soli i malintesi o i conflitti. Aiutano il genitore non affidatario e i figli a stabilire gradualmente una relazione. Oppure sono presenti quando si tratta di fare una passeggiata o di giocare a calcio insieme.

Effetto sospensivo («Aufschiebende Wirkung»)

Se la persona interessata presenta un ricorso contro una decisione entro il termine stabilito, il ricorso ha un effetto sospensivo (art. 450c CC). In pratica, ciò significa che la decisione non può essere eseguita finché il procedimento di ricorso è pendente. Questo non vale tuttavia in caso di ricovero a scopo di assistenza. Il procedimento di ricorso dovrebbe durare solo poco tempo. L’ARP come misura cautelare di protezione del minore, può tuttavia ritirare l’effetto sospensivo di un ricorso. Questo accade, ad esempio, nel caso del collocamento extrafamiliare di bambini, al fine di scongiurare un rischio immediato.

Esercizio dei diritti civili («Handlungsfähigkeit»)

Una persona che ha l'esercizio dei diritti civili è titolare sia di diritti che di doveri (art. 12 CC). La persona può ad esempio, stipulare un contratto di lavoro o un contratto di locazione. Questo presuppone che sia capace di discernimento e allo stesso tempo che sia maggiorenne. L’esercizio dei diritti civili può essere limitato. I coniugi, ad esempio, possono porre fine alla convivenza famigliare comune solo con il consenso dell'altro. Allo stesso modo, le persone adulte interessate dalle misure prese dalle ARP possono effettuare determinati atti giuridici solo con il consenso del curatore. Al contrario, le persone per le quali è stata istituita una misura di curatela generale sono private dell’esercizio dei diritti civili.

Fase istruttoria («Abklärungsphase»)

Nella fase istruttoria, l'autorità esamina se la persona interessata ha bisogno di protezione e valuta se è necessario disporre una misura cautelare per il minore o per l’adulto. Per fare questo, raccoglie tutte le informazioni necessarie per l’analisi del caso tramite la famiglia, la scuola o il medico curante (rete formale e informale). In ogni caso, vengono sentite tutte le persone interessate. L’ARP analizza in dettaglio la situazione al fine di modificare o revocare una misura esistente. Questo può richiedere diverse settimane. Se l'autorità stabilisce che vi è un bisogno urgente di agire, può ordinare una misura cautelare o anche un provvedimento immediato.

Informazioni sui rimedi legali («Rechtsmittelbelehrung»)

Ogni provvedimento dell’ARP o della Pretura contiene le indicazioni su come presentare ricorso. Si trova sempre alla fine della decisione o della sentenza. Questa informazione indica l’istanza superiore alla quale l'interessato può presentare ricorso. Queste istanze differiscono da cantone a cantone. La decisione o la sentenza stabilisce anche il termine entro il quale l'interessato deve presentare ricorso. Di regola si tratta di 30 giorni (art. 450b cpv. 1 CC). Tuttavia, nell'ambito di un ricovero a scopo di assistenza, il termine è di soli 10 giorni (art. 450b cpv. 2 CC). Questi termini non possono essere prorogati. Il Tribunale federale decide in ultima istanza.

Interesse superiore del bambino («Kindeswohl»)

Le condizioni di vita corrispondono all'interesse superiore del bambino o dell’adolescente quando può svilupparsi fisicamente, psicologicamente, emotivamente, socialmente, spiritualmente o anche culturalmente in modo sano. Ciò include condizioni su come provvedere in modo adeguato alla sua alimentazione, fornirgli una casa in cui vivere, ma anche proteggerlo dalla violenza fisica ed emotiva, prendersi cura di lui con amore e garantire relazioni positive. Se il benessere del bambino è messo in pericolo, qualsiasi persona può informare l’ARP di questa situazione precaria.

Inventario («Inventar»)

Quando un curatore assume un mandato e deve gestire il patrimonio dell'interessato, deve redigere un primo inventario. Questo gli permette un’analisi generale delle entrate e del patrimonio. In questo modo, il curatore potrà in futuro tenere la contabilità dell'interessato o effettuare altre transazioni per suo conto. A tal fine deve ottenere, ad esempio, i relativi estratti conto bancari, depositi di titoli o cambiali. Infine, l'inventario deve essere approvato dall’ARP (art. 416 cpv. 2 CC).
Se l'interessato deve essere ricoverato, il curatore deve scegliere la struttura abitativa idonea e fare un inventario degli oggetti di valore come per esempio monete o mobili. Normalmente, questo avviene solo con il consenso della persona interessata. Tuttavia, se la persona interessata non è più in grado di dare il proprio consenso, l'accesso all'abitazione è consentito solo con l'autorizzazione dell’ARP (art. 391 cpv. 1 CC).
La protezione dei bambini riguarda in particolare la protezione dei beni del bambino. Se un genitore muore, l’altro genitore deve presentare un inventario dei beni del figlio all’ARP. Senza il consenso dell'autorità non può semplicemente usare i beni del figlio per provvedere al suo mantenimento.

Istruzione («Weisung»)

Se i genitori sono confrontati a serie difficoltà nell’educazione dei loro figli, l’ARP può intervenire. Ciò succede in particolare se lo sviluppo dei bambini è messo in pericolo. L'autorità prescrive misure adeguate alla situazione. Può istruire i genitori a fare determinate cose o ad astenersi dal farne altre (art. 307 cpv. 3 CC). Ciò significa che le autorità possono, ad esempio, imporre loro di frequentare regolarmente per un certo periodo di tempo un servizio di consulenza educativa e/o di astenersi da metodi genitoriali non confacenti all’interesse superiore del figlio. Il servizio sociale incaricato dall’autorità stabilisce in un rapporto all’attenzione delle autorità in che misura i genitori hanno migliorato le loro capacità genitoriali. La misura non si limita al solo ambito della genitorialità. L’ARP può ordinare ai genitori di intraprendere un percorso di mediazione, di sottoporsi ad un trattamento medico o di richiedere una consulenza psicologica.

Liquidazione dell’economia domestica («Liquidation des Haushaltes»)

Quando una persona entra in una casa di cura, non può portare con sé tutti i beni della propria economia domestica. Il curatore può consegnare ai parenti i su mobili o i quadri della persona interessata per il loro uso (Comodato: art. 305 CO). Oppure, se la persona interessata versa in una situazione di bisogno, il curatore può vendere parte degli oggetti. Ciò significa che può vendere gli oggetti, come mobili o quadri, ai parenti, ad esempio, oppure venderli tramite un annuncio pubblicitario o una piattaforma, o farli mettere all'asta pubblica. Per quanto possibile, il curatore dovrebbe coinvolgere la persona interessata e, in particolare nel caso di oggetti di rilevanza familiare, anche le persone vicine alla persona interessata.

Mandato precauzionale («Vorsorgeauftrag»)

Se una persona non è più in grado di provvedere ai propri affari a causa di un incidente o di una grave malattia e diventa incapace di discernimento, diventa dipendente dall’aiuto di altre persone. Con un mandato precauzionale, essa può determinare in anticipo chi la deve rappresentare in caso di propria incapacità. Può decidere di farsi rappresentare da una persona per quanto concerne la cura della sua persona e dei sui interessi patrimoniali e incaricare qualcun altro di rappresentarla nelle relazioni giuridiche.
La cura della persona comprende la protezione del benessere fisico e mentale della persona interessata. L’ambito della cura degli interessi patrimoniali, invece, riguarda la responsabilità sui beni. Ciò include i pagamenti delle spese correnti e delle fatture. La sfera giuridica, invece, comprende la rappresentanza nei confronti delle autorità e degli uffici. Il mandato precauzionale deve essere redatto prima che si verifichi l'incapacità di discernimento. Affinché un mandato precauzionale entri in vigore, deve essere convalidato dall'ARP.

Mediazione («Mediation»)

L’ARP o la Pretura possono consigliare o istruire i genitori separati che sono in conflitto in merito ai propri figli di intraprendere una mediazione. Lo scopo di questa misura è quello di aiutare i genitori a sviluppare soluzioni adeguate per la cura dei loro figli o in merito alle relazioni personali con gli stessi. Essi devono rispettare questa misura di protezione dei minori ordinata dall’ARP o dalla Pretura (art. 307 cpv. 3 CC). Gli obiettivi su cui i genitori devono lavorare con i mediatori sono definiti con precisione in anticipo. Idealmente, il processo di mediazione porterà a un accordo di mediazione. Inoltre, dovrebbe anche aiutare i genitori ad avviare nuove modalità di dialogo costruttive per poter lavorare insieme per il bene dei loro figli. Se i genitori non raggiungono un accordo, il percorso di mediazione viene interrotto e l'autorità di riferimento viene informata. L’ARP o la Pretura deciderà su ulteriori passi ed eventuali altre misure da intraprendere.

Misure («Massnahme»)

L’ARP istituisce misure a favore di minori o adulti se la situazione non può essere affrontata in altro modo. Le misure di protezione dei bambini vengono adottate quando è messo in pericolo l'interesse superiore del bambino. Le misure di protezione degli adulti, invece, vengono adottate quando la persona interessata ha bisogno di protezione e di assistenza. Per le persone interessate, queste misure significano sempre una limitazione dei loro diritti e dei loro doveri. Le misure di protezione istituite devono quindi essere proporzionate e sussidiarie, conformi alla legge e devono essere state ordinate nell’ambito di una procedura corretta. La misura più frequentemente istituita è la curatela. Sia nell’ambito della protezione dei bambini che degli adulti, l’Autorità di protezione può essere chiamata a ordinare un collocamento della persona interessata all’infuori del suo domicilio. Mentre nel caso dei bambini ciò avviene tramite la revoca del diritto di determinare il luogo di dimora dei detentori dell’autorità parentale, nel caso degli adulti ciò avviene tramite un ricovero a scopo di assistenza.

Obbligo di diligenza («Sorgfaltspflicht»)

I membri dell'ARP e i curatori svolgono un mandato definito dalla legge. Essi devono svolgere i loro compiti con la dovuta diligenza e sensibilità. Se con il loro agire, cagionano un danno economico alla persona interessata, non sono in principio personalmente responsabili. Essi sono soggetti alla responsabilità dello Stato (art. 454 cpv. 3 CC). Ciò vale anche per i curatori privati.

Patrocinio gratuito («Unentgeltliche Rechtspflege»)

Se la persona interessata non dispone dei mezzi finanziari per pagare il procedimento, può chiedere di essere ammessa al gratuito patrocinio (art. 117 del Codice di procedura civile, art. 29 cpv. 3 della Costituzione federale). Se la sua richiesta viene accolta, non dovrà pagare alcuna spesa procedurale. Affinché la loro richiesta possa essere accolta, è necessario che la persona interessata non sia in grado di sostenere da sola le spese processuali e che il procedimento non sembri privo di possibilità di successo. Con il gratuito patrocinio, la persona interessata può essere rappresentata da un avvocato.
Il gratuito patrocinio non significa automaticamente non dovere fare fronte ai costi. Se la persona interessata dispone nuovamente di beni, le autorità possono chiedere il rimborso dei costi della procedura che erano stati anticipati.

Perizia («Gutachten»)

L’ARP può commissionare una perizia se ciò si rende necessario per potere valutare interamente alcune questioni. Incarica degli esperti per valutare, per esempio, lo stato di debolezza di una persona interessata o la messa in pericolo del benessere del bambino. Questi esperti sono di solito psicologi o psichiatri con un'adeguata formazione nell’ambito in cui gli viene chiesto di svolgere la perizia. I periti devono rispondere a domande specifiche e preparare un rapporto appropriato comprensivo di raccomandazioni, di cui l’autorità dovrà tenere conto nella propria decisione. Tuttavia, se si tratta di questioni finanziarie, l'autorità può consultare esperti che si occupano, ad esempio, di valutazioni di immobili e beni materiali. A loro volta, le parti interessate possono esprimersi in merito alla scelta dell’esperto al momento in cui gli viene conferito l’incarico, porre domande supplementari e leggere la perizia.

Persona di fiducia («Vertrauensperson»)

Le persone (adulti, bambini o adolescenti) che sono interessate da un provvedimento dell'Autorità per la protezione dei bambini e degli adulti (ARP) possono essere assistite da una persona di fiducia. La persona di fiducia può incoraggiarle o parlare per loro, accompagnandole a un’audizione con l'autorità o aiutarle a presentare le loro osservazioni scritte. In quest'ultimo caso, l'interessato deve sempre firmare il documento personalmente. Un’ARP può rifiutare la presenza di una persona di fiducia se questa appare inadeguata. Nel caso dei bambini, c'è una particolarità: se si tratta dell'audizione del minore, essa si svolge senza l'accompagnamento dei genitori o di una persona di fiducia da loro designata. Fa eccezione il rappresentante del minore (avvocato del minore) nominato dall’ARP, che può accompagnare il minore durante l’audizione. Se l'interessato è oggetto di un ricovero a scopo di assistenza deciso dall’autorità ha un diritto legale a poter avere una persona di fiducia che lo accompagni e lo assista durante la durata del soggiorno e fino al termine di tutte le procedure connesse (art. 432 CC).

Prescrizione («Verjährung»)

Se l’ARP o il curatore agiscono illecitamente e qualcuno subisce un danno, l'interessato ha diritto ad un risarcimento. Tuttavia, non è il membro dell'autorità o il curatore ad essere responsabile, ma il cantone. Il diritto al risarcimento è limitato nel tempo: si estingue tre anni dopo il giorno in cui l'interessato è venuto a conoscenza del danno o dieci anni dal giorno in cui l’atto dannoso è stato commesso o è cessato (art. 60 CO).

Procedura a tutela dell'unione coniugale («Eheschutz»)

Quando una coppia di coniugi desidera separarsi, può farlo in maniera consensuale rivolgendosi al Pretore. Possono anche vivere separatamente sulla base di un accordo consensuale. Se deve essere richiesto un contributo di mantenimento questo va fatto dinanzi alla Pretura con conseguente decisione da parte del tribunale. Se i coniugi non sono d'accordo su questioni importanti, come la cura dei figli, il diritto di visita o il mantenimento attuale, possono chiedere alle autorità di risolvere la questione e di prendere una decisione sui punti su cui non hanno raggiunto un accordo. È sufficiente che un coniuge chieda delle misure di protezione dell’unione coniugale per via orale o scritta al tribunale competente (art. 175 e segg. CC). Dopo due anni di separazione, un coniuge può chiedere il divorzio anche senza l’accordo dell’altro.

Procura («Vollmacht»)

Chiunque può redigere una procura per dirimere delle questioni personali, ad esempio se deve andare in ospedale e non può più recarsi in banca o all'ufficio postale durante questo periodo. In questo caso, può autorizzare qualcuno ad occuparsi di queste questioni o rilasciargli una procura generale (art. 32 e segg. e art. 394 e segg. CO). Non appena la persona è in grado di farlo di nuovo, può svolgere questi compiti in modo indipendente. Tuttavia, se la persona si ammala gravemente e diventa incapace di discernimento o addirittura muore, la procura decade, ad eccezione che non si dichiari che è ancora valida in caso di incapacità. Tuttavia, il rappresentante autorizzato deve poi contattare l’ARP competente. L'autorità verifica se gli interessi dell'interessato continuano ad essere tutelati o se è necessario che l’autorità nomini un curatore a favore della persona in questione.

Protezione dei dati («Datenschutz»)

Nell’ambito della protezione del minore e dell’adulto, il curatore e l’ARP lavorano con dati personali e sensibili. Essi non possono divulgare queste informazioni a terzi senza un valido motivo (il cosiddetto "interesse preponderante") in particolare per proteggere le persone interessate (art. 413 cpv. 2 CC e art. 451 cpv. 1 CC). In caso contrario commetterebbero un reato penale. Inoltre, perderebbero anche la fiducia delle persone interessate. Se in un caso sono coinvolte diverse autorità statali, lo scambio di informazioni deve essere possibile. Ad esempio, se i genitori sono sopraffatti dall’educazione dei loro figli e hanno solo modesti mezzi finanziari, affinché l’ARP possa aiutare la famiglia, segnatamente tramite la nomina di un sostegno socioeducativo, deve essere in grado di comunicare con l'ufficio di assistenza sociale che ne assume i costi. L’ARP da parte sua è tenuta a fornire determinate informazioni ad altre autorità statali, come per esempio all’ufficio dello stato civile o all'ufficio della migrazione, e viceversa.

Rapporto sulla situazione dell’interessato e sull’esercizio della curatela («Rechenschaftsbericht»)

Almeno ogni due anni i curatori devono consegnare all' ARP un rapporto in cui evidenziano i punti di forza e le difficoltà della persona interessata (art. 411 CC). Il rapporto deve essere formulato in modo concreto e sensibile. Se il curatore si occupa anche delle finanze dell'interessato, deve fornire un rendiconto del suo reddito e del suo patrimonio. Il curatore dovrebbe inoltre indicare il motivo della misura, il mandato e gli obiettivi dell’accompagnamento della persona interessata, nonché la natura e la frequenza dei contatti tra di loro. Il curatore dovrebbe anche fare una prognosi in merito alla continuazione della misura, chiedendone eventualmente l’adeguamento o la revisione.
Sulla base di questo rapporto, l’ARP verifica se il curatore svolge correttamente il proprio lavoro ed esamina se il provvedimento può essere modificato o addirittura revocato. Se le persone interessate non sono d'accordo con il rapporto morale e il rendiconto, possono contestarli.

Rappresentante dei bambini («Kindesvertretung»)

Il rappresentante dei bambini o l'avvocato dei bambini rappresenta i bambini e gli adolescenti davanti alla Pretura e all’ARP (art. 314a CC, art. 290 del Codice di procedura civile). Li accompagna per la durata del procedimento, li informa attraverso le corrette modalità e fa in modo che i loro desideri siano presi in considerazione nelle decisioni e nella valutazione della loro situazione. La rappresentanza dei bambini viene ordinata in particolare quando i bambini e gli adolescenti non vengono ascoltati a sufficienza. Ciò può avvenire, ad esempio, in caso di separazione o divorzio, quando i figli vengono coinvolti nel conflitto.
I bambini e gli adolescenti che sono capaci di discernimento possono richiedere essi stessi una rappresentanza.


Relazioni personali («Persönlicher Verkehr»)

Se un genitore non vive più con i figli, ha comunque il diritto di avere contatti con loro e loro hanno il diritto di avere contatti con lui (art. 273 CC). Il Codice civile svizzero definisce questo come il diritto di conservare le relazioni personali. Ciò significa che sono autorizzati a farsi visita a vicenda (diritto di visita) e a telefonarsi, chattare o scriversi e-mail. Tuttavia, l'entità dei rapporti personali dipende dalle circostanze e dall'età del bambino. Man mano che il bambino cresce, anche le sue opinioni devono essere prese in maggiore considerazione.

Se ci sono problemi tra i genitori per quanto riguarda le relazioni personali, essi possono chiedere aiuto all’ARP. L’ARP può, ad esempio, regolare il diritto alle relazioni personali mediante una decisione. Se l'interesse superiore del bambino è a rischio, può limitare le relazioni personali o, se necessario, anche sospenderle.

Relazioni personali – diritti di visita («Besuchsrecht»)

Se, in seguito a una separazione, i genitori non vivono più insieme, il figlio e il genitore non affidatario hanno comunque diritto a mantenere delle relazioni personali (art. 273 CC). Il modo in cui queste relazioni devono essere organizzate è una questione che i genitori devono decidere tra di loro. Non importa se i genitori sono sposati. Se non riescono a trovare una soluzione amichevole, che sia nell'interesse del bambino, e se il supporto di specialisti o di una mediazione famigliare non è sufficiente a permettere una soluzione concordata, l’ARP stabilisce, su richiesta, dei diritti di visita.

Ricovero a scopo di assistenza («Fürsorgerische Unterbringung, FU»)

Con un ricovero a scopo di assistenza le persone interessate possono essere collocate in una clinica, in un ospedale o in una casa per anziani contro la loro volontà. Questa è una misura molto incisiva dei loro diritti e della loro libertà. Questo provvedimento può essere ordinato solo se un medico ha valutato che la persona interessata è un pericolo per se stessa e non può essere curata o assistita altrimenti. Questa misura deve essere proporzionale, corrispondere alle disposizioni stabilite dalla legge ed essere decretata in una procedura corretta. Se la persona interessata o una persona di fiducia non è d'accordo con la decisione del ricovero a scopo di assistenza, può inoltrare ricorso contro la decisione. In questo caso un tribunale riesamina la decisione. Il ricorso non deve necessariamente contenere una motivazione e il tribunale deve di solito prendere una decisione entro cinque giorni.

L'istituto che accoglie la persona interessata verifica regolarmente se la misura è ancora appropriata. Anche l’ARP lo fa regolarmente. Inoltre, l'interessato o una persona di fiducia può richiedere la dimissione in qualsiasi momento. Le persone interessate devono essere dimesse immediatamente se le condizioni per il collocamento non sono più date.

Ritardata/denegata giustizia («Rechtsverzögerung»)

La legge prevede che l'ARP o la Pretura non possano ritardare o rifiutare di prendere una decisione. In tal caso, la persona interessata può ricorrere all'autorità superiore (art. 29 cpv. 1 Cost. federale).

Segnalazione di una situazione di bisogno («Gefährdungsmeldung»)

Se una persona ha l'impressione che un bambino o un adulto abbia bisogno di sostegno, può contattare l’ARP. Questo avviene, ad esempio, se il bambino è trascurato o la persona interessata appare sempre più trascurata. Quando l’ARP riceve una segnalazione, essa apre la procedura. Per legge, l'autorità deve indagare su questo rapporto e fare le opportune valutazioni. Affinché l'autorità sia consapevole di tali situazioni e sia in grado di assistere le persone colpite, sono stati regolati i diritti e gli obblighi di segnalazione. L’ARP informa le persone che segnalano le situazioni che la notifica è stata ricevuta, ma non le informa delle procedure successive. KESCHA raccomanda sempre di parlare prima con la persona interessata e poi, se necessario, di fare una segnalazione. Gli interessati possono consultare gli atti e scoprire chi ha fatto la segnalazione.

Sostegno sociale pedagogico familiare («Sozialpädagogische Familienbegleitung»)

Il cosiddetto sostegno sociale pedagogico familiare o accompagnamento famigliare è una misura temporanea per le famiglie in situazioni di vita difficile. Il suo scopo è quello di sostenere i genitori nell'affrontare la loro vita quotidiana. Allo stesso tempo, si intende promuovere lo sviluppo del bambino e garantirne la protezione. Il provvedimento è prescritto dall’ARP e se necessario, supervisionato dal curatore.
Il supporto alle famiglie viene eseguito da professionisti esterni. Il personale di solito ha una formazione pedagogica sociale e lavora sempre in modo orientato e collaborativo verso l'obiettivo. Sostengono i genitori, ad esempio, nel riconoscere le loro capacità genitoriali e li accompagnano nella quotidianità. I genitori del bambino devono contribuire alla misura in base ai loro mezzi finanziari.

Stato di debolezza e necessita di protezione («Schwächezustand und Schutzbedürfnis»)

Se una persona maggiorenne soffre di una malattia mentale o di una disabilità mentale, questa situazione rientra tra quelle che la legge considera uno stato di debolezza. Se, per questo motivo, la persona maggiorenne non è più in grado di gestire autonomamente i propri affari, si parla di bisogno di protezione (art. 390 CC). È il caso, ad esempio, se lo stato di debolezza della persona è tale per cui non paga più le fatture, si indebita e assume prestiti ingenti o si trova in difficoltà con la stipulazione di contratti. L’ARP può intervenire in queste situazioni e istituire una curatela.
Tuttavia, ci sono molte persone con malattie mentali o altri disturbi psichici che riescono a condurre una vita autonoma e indipendente con l'aiuto di amici e familiari senza che sia necessario un intervento dell'autorità. Ciò significa che uno stato di debolezza da solo non costituisce una condizione sufficiente per autorizzare l’ARP ad intervenire.

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