Per ogni decisione che l’autorità competente prende (l’ARP o il giudice civile), deve svolgere una procedura. Questa procedura si suddivide in diverse tappe.
Una procedura inizia di solito con una segnalazione di pericolo o una richiesta. Questo vuol dire che qualcuno (per esempio una scuola, un vicino, un genitore, altri parenti o la stessa persona colpita) ha avvisato l’autorità che i suoi figli potrebbero avere bisogno di aiuto. L’autorità deve approfondire questa segnalazione e chiarire se è competente e iniziare a svolgere i primi accertamenti.
Nella fase di approfondimento, l’autorità esamina se esiste veramente un pericolo e se sono necessarie delle misure. Deve procurarsi tutte le informazioni di cui necessita per prendere questa decisione. Anche se si tratta di modificare una misura già esistente, l’autorità verifica la situazione del momento scrupolosamente.
La fase di approfondimento può durare a lungo. Perciò già durante questa fase l’autorità può disporre delle misure cautelari.
se nella procedura con l’autorità, lei non è in grado di difendere personalmente i suoi interessi (per esempio perché è molto complicato), allora può farsi accompagnare da una persona di fiducia.
Una volta che l’autorità ha svolto tutti gli accertamenti necessari, lei dispone del cosiddetto diritto di essere sentito. L’autorità le spiega cosa hanno rivelato gli accertamenti fino ad ora. Ha la possibilità di esprimersi su questi esiti e proporre delle soluzioni. Può anche prendere visione di tutti gli atti del suo caso (cosiddetta visione degli atti). Può rettificare o completare le affermazioni negli atti, o fare delle domande ed esporre ancora una volta il suo punto di vista.
il diritto di essere sentito è importante per lei. Si prepari e provi a riassumere i suoi migliori argomenti durante l’audizione.
Ha anche la possibilità di fornire per iscritto, in seguito all’audizione, una presa di posizione.
In seguito l’autorità prende una decisione e le manda la decisione per iscritto. Questa comprende una motivazione e un’indicazione su come può ricorrere contro questa decisione. Con questo la procedura di decisione è terminata. Segue l‘attuazione della decisione e/o una procedura di ricorso.
La decisione scritta (anche chiamata decisione o ordinanza) è redatta in un linguaggio giuridico, affinché possa essere esaminata da un giudice.
Se inoltra ricorso, la decisione viene esaminata da un tribunale. Questa procedura può durare a lungo. Per questo motivo l’autorità può disporre che la decisione venga già eseguita in via cautelare, finché viene presa la decisione definitiva dal tribunale (una cosiddetta revoca dell’effetto sospensivo).
Infine le disposizioni dell’autorità vengono messe in atto. Questo accade normalmente mediante un curatore. Se una misura è stata decretata, dura quanto è necessario. L’ARP è incaricata di sorvegliare le misure. Deve approvare i rapporti e i conti del curatore e controllare regolarmente se le misure sono ancora appropriate.
Per modificare una decisione già presa e per adeguare una misura già decretata, l’autorità deve avviare una nuova procedura di decisione. Questo lo fa di sua iniziativa, o in seguito ad una richiesta.
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